(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi) 
Steli di giunco e rughe d'antica pietra 
odore di bestia orma di preda
nient'altro vede il mio sguardo prono 
se curva ? la mia schiena
Potessi drizzare il collo oltre le fronde 
e tener ritto il corpo opposto al vento
io provo e cado e provo 
e ritto sto per un momento 
L'urlo rintrona per la volta tutta 
fino ai vulcani sale e poi resto a guardare
e bevono i miei occhi i voli i salti 
le mie foreste e gli altri.
 
E dove l'aria in fondo tocca il mare 
lo sguardo dritto pu? guardare.